Il futuro della pesca in Italia, tra sfide e opportunità: il Rapporto di UGL Agroalimentare settore Pesca

Il settore della pesca e dell’acquacoltura in Italia si trova a un punto di svolta. Il rapporto UGL Agroalimentare settore Pesca, realizzato in collaborazione con Lab21.01, ha evidenziato le principali sfide e le opportunità per il futuro di questo comparto.

Un settore fondamentale, ma poco valorizzato

Nonostante il 70,5% degli italiani ritenga la pesca un settore fondamentale per l’economia nazionale, persistono pregiudizi legati a un lavoro duro, faticoso e poco remunerativo. Tuttavia, le nuove generazioni potrebbero portare un vento di novità, introducendo innovazione tecnologica e una maggiore attenzione all’ambiente.

Ricambio generazionale: una sfida e un’opportunità

Il ricambio generazionale rappresenta una delle sfide più importanti per il settore. Se da un lato il 55,6% degli intervistati vede questa transizione come un’opportunità di sviluppo, dall’altro emergono preoccupazioni legate alla scarsa valorizzazione sociale del mestiere e alla mancanza di prospettive di crescita professionale.

Formazione e innovazione: le chiavi per il futuro

Per attrarre i giovani e rendere il settore più competitivo, è fondamentale investire in formazione, promuovere l’immagine del pescatore come professionista qualificato e favorire l’adozione di nuove tecnologie. La digitalizzazione delle flotte, il pescaturismo e la didattica ambientale possono rappresentare delle importanti opportunità di diversificazione e sviluppo economico.

Le sfide del settore

Tra le principali sfide segnalate dagli intervistati vi sono:

  • Concorrenza internazionale: la globalizzazione e le nuove dinamiche del mercato ittico rappresentano una sfida sempre più complessa.
  • Eccesso di regolamentazione e burocrazia: le normative spesso eccessive e la burocrazia complicano l’attività dei pescatori.
  • Bassa redditività del settore: i margini di profitto sono spesso ridotti, scoraggiando i giovani dall’investire in questo settore.

Numerosi esponenti politici e sindacali hanno sottolineato l’importanza di sostenere il settore della pesca e dell’acquacoltura, investendo in formazione, innovazione e promozione. È emersa la necessità di superare i pregiudizi legati a questa professione e di valorizzare il ruolo del pescatore come custode del mare e delle tradizioni.

Il futuro della pesca italiana dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide attuali e di cogliere le nuove opportunità. Investendo in formazione, innovazione e promozione, sarà possibile attrarre le nuove generazioni e garantire la sostenibilità di questo importante settore economico.

Stampa
Condividi su:

Lascia un commento