Pesce nella dieta dei bambini: consigli per i genitori

Introdurre il pesce nella dieta dei bambini significa dare loro un’alimentazione equilibrata e un carico di vitamine e Omega-3

Il pesce rappresenta un alimento fondamentale per la crescita e per lo sviluppo sano dei bambini, in quanto offre una vasta gamma di benefici per la salute. A volte, capita che i genitori siano incerti su quando e come introdurre tale alimento nella dieta dei propri figli, specialmente nei primi mesi di vita.

Perché il pesce è importante nella dieta dei bambini?

Il pesce è una fonte ricca di proteine, acidi grassi Omega-3, vitamine e minerali essenziali per la crescita e lo sviluppo sano dei bambini. In particolare, gli acidi grassi Omega-3 sono fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso e cognitivo, mentre le proteine sono cruciali per la crescita muscolare e per lo sviluppo osseo.

Inoltre, il pesce fornisce importanti nutrienti come il ferro, lo zinco e le vitamine del gruppo B, che contribuiscono al mantenimento della salute.

Quando introdurre il pesce nella dieta dei bambini?

Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il pesce può essere introdotto nella dieta dei bambini a partire dai 6-8 mesi di età, quando vengono solitamente introdotte le prime pappe solide. Sarebbe opportuno, però, introdurlo prima sotto forma di omogeneizzato, poi, fresco o surgelato, unito alla pappa e, dopo gli 8 mesi, da solo, come secondo accompagnato a un contorno di verdure.

Ovviamente, è importante scegliere varietà di pesce adatte all’età del bambino così come tenere conto del fatto che i bambini preferiscono polpette, hamburger, filetti e bastoncini.

Quali tipi di pesce scegliere?

Quando si sceglie il pesce per i bambini, è consigliabile optare per varietà a basso contenuto di mercurio e ad alto contenuto di acidi grassi Omega-3, come salmone, sgombro, trota e pesce azzurro. Questi tipi di pesce offrono una combinazione ideale di nutrienti essenziali senza il rischio di contaminazione da mercurio.

Nello specifico, è consigliato introdurre:

  • dagli otto mesi: merluzzo, sogliola, palamita al forno, alici lessate;
  • da un anno: crocchette o polpette di merluzzo, saragnolo, pesce spada, spatola, palamita in umido;
  • dai diciotto mesi: merluzzo, sarda, spatola, tonno alla griglia, polpette di pesce spada, saragnolo, sgombro, palamita.

Come far amare il pesce ai più piccoli?

In media, i bambini italiani mangiano pesce meno di una volta a settimana, rispetto alle tre volte raccomandate. I motivi sono diversi: in famiglia generalmente c’è uno scarso consumo di pesce; i tempi di cottura sono più lunghi; la presenza di lische potrebbe essere un problema per il bambino.

Tuttavia, esistono diverse strategie che possono rendere il pesce più accattivante per i più piccoli:

  1. coinvolgere i bambini nella preparazione: coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti può aumentare il loro interesse per il cibo;
  2. presentare il pesce in modo divertente: utilizzare forme divertenti o presentazioni creative può rendere il pesce più attraente per i bambini. Ad esempio, trasformare i filetti di pesce in forma di stelle o pesci può renderli più divertenti da mangiare;
  3. fornire un esempio positivo: i bambini spesso imparano dalle azioni dei loro genitori, quindi bisognerebbe mostrare entusiasmo e apprezzamento per il pesce quando viene mangiato insieme. Questo può incoraggiare i più piccoli a essere maggiormente aperti a provare nuovi cibi.

Dunque, il pesce rappresenta un’importante componente dell’alimentazione dei bambini in quanto offre una vasta gamma di benefici per la salute. Introdurre il pesce nella dieta dei bambini in modo appropriato e incoraggiarli ad apprezzarne il sapore può contribuire alla loro crescita e al loro sviluppo sano.

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